Comitato popolare per la toponomastica: la democrazia si pratica non basta appiccicarla al muro…
mauriziotani | Data: | Ticket: # 347 |
Categoria: Proposte / Assetto del territorio |
Salve, con l´unione dei due comuni sono stati cambiati i nomi ad alcune vie in ottemperanza a leggi alquanto discutibili sulla necessita di non avere strade con lo stesso nome. L´occasione poteva essere quella di rivedere alcune titolature obsolete (tipo via Sonnino, Diaz, XX settembre, IV novembre, Trento e Trieste, Vittorio Emanuele... tutti nomi di epoca fascista o giu di li). Non sarebbe stato piu giusto mettere i vecchi nomi e magari depoliticizzare la toponomastica che se troppo orientata ideologicamente puo risultare ostativa rispetto alla costruzione di una concordia comunitaria tra tutti i cittadini...). Chi ha deciso i nuovi nomi? Ci sono state consultazioni tra i cittadini? Perché non dare nomi di fiori o animali tipici della zona? Perche´ non limitare i nomi di persona solo a quelli che hanno avuto un ruolo importante e positivo per la storia larigiano-cascianese? Perchè non creare un comitato popolare per la toponomastica dove discutere le varie idee e democraticamente decidere? Quello sarebbe un vero modo di omaggiare i grandi paladini della democrazia: altro che lapidi attaccate ai muri! Grazie, Maurizio
Gentile Cittadino, ringraziamo per la sua proposta e ci scusiamo per aver ritardato nel risponderle.
Vogliamo farle presente che con la fusione dei due comuni di Lari e Casciana Terme, l’Amministrazione Comunale per urgenti motivi di sicurezza si è dovuta dare la priorità di fare velocemente chiarezza in ordine a casi di vie intitolate con lo stesso nome. Le strade con nome uguale sono state rinominate prima dell’estinzione dei due Comuni di Lari e Casciana Terme dalle rispettive Amministrazioni Comunali. Il principio che ha orientato la scelta segue la volontà delle stesse Amministrazioni di attribuire alle vie nomi di personaggi, ma anche toponimi, che abbiano avuto una certa rilevanza storica per il territorio e, caso singolo permettendo, per le frazioni di volta in volta coinvolte. La costituzione di un comitato e lo svolgimento dei relativi lavori di discussione, sebbene interessanti per la vita democratica del Comune, avrebbero costretto a tempi ovviamente più lunghi, a cui le Amministrazioni non avrebbero potuto assoggettarsi. Procedere adesso ad una revisione generale dei nomi delle strade avrebbe il risultato di generare incertezza nei cittadini e negli operatori con ulteriori disagi rispetto a quelli, inevitabili, dovuti alla modifica dei nomi identici all’interno del nuovo Comune. Nella speranza di aver risposto in maniera esaustiva alle sue osservazioni, si porgono cordiali saluti.
Gentilissimo Comune, grazie della risposta, che – anche se non esplicitamente (ma implicitamente ed in maniera chiara) – dichiara che la toponomastica è di pertinenza degli uffici e non della popolazione e quindi:
1) non ci sara ne ora ne in futuro un coinvolgimento della cittadinanza (ovviamente il cambio della toponomastica è cosa complessa ma fattibile, diluita nel tempo e per tappe);
2) i nomi di strade chiaramente decontestualizzati e anzi diseducativi quali Armando Diaz (generale), Sidney Sonnino (ministro che lavoro per far entrare in guerra l’Italia contro il volere della stragrande maggioranza dei partiti e dei cittadini/sudditi), IV novembre (festa della vittoria militare su paesi oggi membri della UE), Giovanni Giolitti (ministro della malativa, cfr. studi di Gaetano Salvemini), eccetera, continuaranno ad esistere, per volere degli uffici.
Questo tipo di risposta ha un significato importante per me, per capire che idea di spazio comune ha il Comune. Un significato che si chiarisce anche considerando che certe scelte che il Comune ha fatto contro le tradizioni larigiane. Mi riferisco alla nuova denominazione data a Via San Martino a Lari: un grave errore perchè toglie la memoria di una istituzione antica, l’Ospedale e la Compagnia di San Martino (statuti del ‘300 che poi sono stati anche strumentalizzati dalla moderna Misericordia per retrodatare la sua data di fondazione), e il culto ad un santo che è importante in Europa, Italia, Toscana e soprattutto a Lari, essendo il santo celebrato da grandi feste, soprattutto in area rurale (a San Martino finivano i contratti di mezzadria), dolci, feste, banchetti… Sarebbe stato sufficiente scrivere “Ruga” o “Vicolo”, “Chiasso”, oppure “San Martino di Tour”, San Martino di Savaria… Un errore che poteva essere evitato sentendo la gente, il popolo, il demos (non si dicono democratiche le istituzioni e i partiti che governano l’Italia dal 1943-44?). Ma visto il tipo di risposta che ho avuto, il rischio e quindi la previsione di come evitare errori non è previsto dal modus operandi del Comune e quindi il problema non sussiste. Susate solo il disturbo!