ORDINANZA 757/2015

Data: Ticket: # 39
Categoria: Proposte / Ambiente 
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Dopo aver letto l'ordinanza 757/2015 non nego di aver avuto un sobbalzo in quanto l'ho catalogata come una mera boiata. Per chi non lo sapesse l'ordinanza è nata con l'intento di regolamentare l'abbruciamento dei residui vegetali sul territorio comunale ma è finita con il liberalizzarne l'attività. Critico i seguenti commi: 1- "La combustione deve essere fatta sul luogo di produzione": potenzialmente l'ordinanza potrebbe trasformare il comune di Occhieppo Superiore in un territorio di importazione di residui vegetali derivanti da attività produttiva. Accordandosi con chi tratta tali materiali gli si potrebbe garantire lo smaltimento. Per prevenire ciò, occorrerebbe, in stile proibizionismo, controllare tutti i mezzi che transitano in paese a tutte le ore. Impossibile. 3- "La combustione deve avvenire a 50 metri da edifici terzi e non deve interessare edifici abitati": forse nel redigere il testo vi è sfuggita l'esistenza di un agente atmosferico chiamato vento. Chiunque può dedicarsi all'abbruciamento ma non può imporsi sul vento. Il fumo derivante dalla combustione può in qualunque momento andare ad interessare edifici terzi. Innegabile. 4- "La combustione al massimo deve essere di 3 metri steri al giorno": significa che prima di abbruciare occorre contattare l'Ufficio Tecnico che predisporrà una perizia e concederà un nulla osta? Fantascienza. 5- "La combustione deve essere fatta preferibilmente in giornate umide e prive di vento". Preferibilmente significa a scelta personale quindi a totale discrezione dell'incendiario. Trattandosi di un'ordinanza, l'uso di un avverbio discrezionale sarebbe stato preferibilmente da evitare. Passi comunque questa licenza poetica, rimane il nocciolo che in giornate umide l'abbruciamento è piuttosto difficile e infruttuoso mentre è proficuo nelle giornate calde e secche (cioè quando si vive con le finestre spalancate). Per quanto riguarda poi l'assenza di vento, vale il punto 3: sfido chiunque a controllare il benchè minimo alito di vento. Contraddittorio. 5- Ma veniamo al periodo in cui si può abbruciare: tutti i giorni dell'anno, dalle 6 alle 9 ore al giorno. Un lasso di tempo spropositato. Mi immagino quel poveretto che confina con più abbruciatori che iniziano l'attività alle 6 del mattino e alternandosi terminano alle 21 della sera. Terribile. 6d- "Resta vietato l'abbruciamento ... nel rispetto dei livelli annuali delle polveri sottili (PM10)". Qui viene il bello. Premetto che non ho le competenze per asserirlo, ma se non si può abbruciare nei periodi in cui il PM10 è alto significa che l'abbruciamento dei vegetali produce PM10? Quindi significa aumentare i livello di inquinamento del paese, della zona e della provincia? Terrificante. Il rischio concreto è che il paese possa davvero trasformarsi in un inceneritore e la sensazione è che l'ordinanza sia stata promulgata da chi non è molto pratico del campo e vede il verde del paese protetto da una campana di vetro in centro dove al massimo può annusare l'olio di una friggitrice. Immagino già la ribattuta: il comune versa in difficoltà per i tagli centrali, stiamo facendo il possibile, alcuni comuni non si occupano più della gestione del verde. Non vi è dubbio che l'ordinanza corre in soccorso delle CASSE COMUNALI, ma alla base c'è una cosa che si chiama QUALITA' DELLA VITA che dovrebbe sovrastare qualsiasi accadimento e che deve essere il fulcro di ogni attività in ogni campo. Di fronte a questa ordinanza mi pare chiaro che la qualità della vita a Occhieppo Superiore subisce un inabissamento. Poi se l'attività di vigilanza spetta anche alla Polizia Municipale che alle 17 chiude l'ufficio, bisognerà pagargli gli straordinari fino alle ore 21? Alla faccia del contenimento dei costi. Alla luce della delibera, i cittadini che abbruciano o importano residui vegetali per smaltirli saranno considerati dei benefattori: mineralizzano i terreni comunali. Dopo le mie critiche, sottopongo una serie di proposte che spero l'Amministrazione possa perlomeno valutare e non si arrocchi sulle sue posizioni. Per esempio si potrebbe pensare all'istituzione di un'area ecologica per la produzione e la vendita di terriccio naturale. Il bilancio prevede un investimento iniziale ma poi le entrate garantirebbero l'ammortamento della spesa. I calcoli spettano a voi. Anzichè prevedere un periodo di abbruciamento di 12 mesi fino a 9 ore al giorno, perchè non programmare un solo giorno alla settimana da dedicare alla combustione? Se la gestione del verde è così costosa e le casse del comune sono allo stremo, potreste prevedere di aumentare il costo a carico della collettività. L'equazione pago di più ma evito di respirare PM10 sarebbe accettata volentieri. Passeggiando nelle stradine che si addentrano nelle zone boschive del paese ho iniziato a vedere l'accumulo di rifiuti vegetali: siepi, rami di pino, erba e rose. E' forse il primo effetto dei 25 kg massimi dei sacchi del lunedì? In conclusione, credo che l'Amministrazione non abbia deliberato per sanare o proteggere la posizione di qualche privilegiato, piuttosto abbia prodotto un'ordinanza migliorabile. Anche perchè questa liberalizzazione creerà malumori e diatribe.

  • gufo

    Nella ricorrenza dell’anniversario di questo post (397 giorni per la precisione) constato che quanto proclamato in http://www.newsbiella.it/2015/04/28/leggi-notizia/argomenti/valle-elvo/articolo/occhieppo-superiore-lamministrazione-e-on-line.html è smentito dal silenzio (silenzio assenso?). Nè il sindaco nè un suo vicario hanno sentito necessario commentare, rispondere o controbattere le mie affermazioni, critiche e proposte. Nemmeno il presidente della provincia tantomeno il presidente del Gal hanno partecipato alla discussione. Nel frattempo, durante questo anno, io mi sono documentato (e voi?). A tal proposito vi invito a dedicare un istante di tempo a questo video (www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-750cffe4-ba28-4820-b25b-0fb50b3aac66.html al minuto 12 c.a.) dove viene illustrato quanto sia inquinante e dannoso per la salute il fumo derivante dalla combustione: tutto quello che è fumo sono polveri sottili liberate nell’atmosfera pronte da respirare (tralascio tutti gli aspetti legati ai 3 metri steri, al rispetto e alla verifica degli orari, all’interessamento degli edifici attigui ai focolai, gli archi temporali più ridotti dei nostri vicini di Occhieppo Inferiore ecc ecc). Avete promulgato un’ordinanza per liberalizzare le polveri sottili e in mancanza di lumi rimango della mia opinione: la salute viene prima di tutto, anche del benessere e della prosperità delle casse comunali.

  • Comune Occhieppo Superiore

    Egregio cittadino, ci scusiamo in primo luogo per non aver risposto in tempi brevi, ma per valutare l’efficacia di una ordinanza abbiamo dovuto attende l’esito della stessa.(nessun silenzio assenso) Mi permetto di ricordarle che nel caso non l’avesse ritenuta consona, poteva ricorrere al tar entro i 60 giorni dalla pubblicazione. Ricordo inoltre che l’ordinanza non è stata “inventata” da questa amministrazione, ma è semplicemente quanto adottato da molti altri comuni d’Italia e limitrofi.
    Per quanto riguardano i vari punti segnalati nel primo post, non entriamo in merito nel dettaglio in quanto le confermo che dopo i 400 giorni circa dall’ordinanza, l’unico commento negativo è stato il suo.
    Viceversa abbiamo avuto molti riscontri positivi sulla stessa da parte dei cittadini che hanno l’esigenza di smaltire gli sfalci. A tale proposito le ricordo che nel comune di Occhieppo Superiore è possibile per i cittadini conferire gli sfalci verdi “Gratuitamente” presso l’area ecologica, oppure chi preferisce può depositarli negli appositi sacchi (massimo 2 da 25 kg limite posto dalla legge sulla tutela del lavoratore) e gli verranno raccolti direttamente a casa. Direi che in nessun altro comune del Biellese si possa avere un servizio migliore. Quindi come vede non è un problema di “casse comunali” come da lei ha citato.
    Capisco che lei probabilmente non rientra in quelle categorie di cittadini che debbono smaltire gli sfalci, ma sicuramente tra quelli a cui può arrecare fastidio il fumo. Nel caso specifico la invito eventualmente riscontrasse tali circostanze fastidiose a contattare l’apposito ente preposto “ARPA” il quale potrà fare il sopralluogo e gli eventuali rilievi del caso.
    Le confermo inoltre che l’ordinanza ha riscontrato un notevole successo e che attualmente resta in vigore.
    Rispettiamo la sua opinione “legittima” ma semplicemente non la condividiamo.

    cordiali saluti
    l’amministrazione



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